
Riccardo D’Aquila presenta ZIA DOT
8 Aprile 2022
ORE 18:30
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Ingresso senza prenotazione, con green pass rafforzato e mascherina FFP2.
Dopo la morte della madre, alla porta di Dorothy “Dot” Roth, quarantenne cinica e impantanata in una vita fatta di piccole guerre personali, oltre che figlia ribelle e lesbica di una ricca famiglia di Bel Air, bussa Marvin.
I due non si vedono da quindici anni, da quando dopo gli anni del college e i primi lavori in California, Marvin ha deciso di tornare in Arizona, lo stato in cui è nato e da cui si è dovuto allontanare dopo il suicidio del padre.
Dopo tutti quegli anni, la cerca per un motivo: vuole che Dot lo accompagni in Arizona per risolvere una misteriosa questione lasciata in sospeso dopo una rocambolesca rapina finita male che l’ha costretto a rifugiarsi in Messico.
L’unico patto è che prima della meta finale non potrà rivelarle altro. Dot, alle prese con il lutto e con una vita senza più antagonisti, decide di partire. Lungo questo pericoloso e complicato itinerario da latitanti tra i paesaggi brulli dell’Arizona, Marv porta Dot in un viaggio a tappe attraverso l’adolescenza e la loro lunga amicizia, fatta di ferite condivise, patti indissolubili e rabbia incondizionata, ma soprattutto di complicità e reciproca salvezza.
Motivi che, solo quando tutto parrà andare per il verso sbagliato, spingeranno Marv a chiedere a Dot ciò che davvero vuole da lei.
Un romanzo d’esordio che si inserisce nella genealogia della grande narrativa americana reinterpretandola con una scrittura originalissima ed evocativa, nella quale i deserti dell’America non sono altro che la scenografia per una delle storie più vecchie e uniche del mondo: quella di un’amicizia senza tempo.
Riccardo D’Aquila (Chieti, 1992) vive nella sua città, che ama e odia. Cresciuto a pane e fumetti americani, preferisce film e romanzi in cui o si chiacchiera molto o per niente. È laureato in Sociologia e Criminologia, ma scrivere storie è l’unica cosa che gli interessa. Suoi racconti sono stati pubblicati sulle riviste ’tina e Crack.
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