
Francesco Forlani in reading: L’ESTATE CORSA
16 Ottobre 2021
ORE 20
Condividi:
Francesco Forlani legge dal romanzo “L’estate corsa” (Felici editore)
Entrata senza prenotazione, con green pass.
Costui aveva avuto un’idea geniale: costruire un monumento funerario in prossimità di un pericolosissimo tornante che fungesse da monito e invito alla prudenza per gli automobilisti, in cui si rende onore a questo personaggio inesistente, perito proprio a causa d’un incidente stradale. Da allora le vittime si erano ridotte drasticamente e l’idea attuale sarebbe di fornire un’identità reale, basandosi su cronache storiche vere, a questa persona inventata, che affondino le radici dal passato più remoto fino a una cinquantina d’anni fa, incrociando la storia della Corsica con quella del paesino. Frank è entusiasta di questo strano lavoro e parte immediatamente, gettandosi a capofitto nell’impresa; oltretutto ama la Corsica e la sua gente. Partendo dalla biblioteca del paese raccoglie dati ma è soprattutto attirato dai volti delle persone del luogo e dai loro racconti. Ogni scusa è buona per indagare su eventi storici che a volte si arricchiscono di mistero. La sua narrazione di questa casata immaginaria parte dalle Crociate; arrivato alla seconda guerra mondiale, scopre che gli odi che divisero la Corsica tra partigiani e fascisti sono tutt’altro che sopiti. E ci sono ancora tanti misteri da svelare. Sull’isola Frank conoscerà Rosa, una ragazza che gli viene in aiuto nelle faccende domestiche, con la quale vivrà una coinvolgente storia d’amore.
EVENTI IN PROGRAMMAZIONE
Olga. Una badante per amica con Alessandro Niero e Elena Miele
Viene da un paese lontano, viene per sua necessità e nostra necessità: quella di Olga è una storia appassionante, perché mentre farà amicizia col nipotino di casa tutto incuriosito lei prosegue il suo viaggio, sa tante lingue, si iscrive all’università e stupirà tutti con la sua bravura
La lacrima della giovane comunista
Inghiottito nel profondo di un lager, in una delle epoche più buie dell’egemonia culturale sovietica, Venedikt Erofeev scompare nel nulla lasciando dietro di sé un grande vuoto. Sarà un professore universitario a mettersi sulle sue tracce, decidendo di partire per Mosca alla ricerca di un perché e di un significato
La paura ferisce come un coltello arrugginito
Roberta e Giulia: madre e figlia, separate per sempre nel 1995 da un male terribile e ancora senza terapie efficaci come l’AIDS. Giulia allora ha otto anni, e a lungo la vera causa della morte di Roberta le verrà tenuta nascosta: la nonna e il padre temono infatti lo stigma con cui la società dell’epoca condanna la malattia e le migliaia di persone che la contrassero perché furono, spesso solo per un periodo della loro vita, “tossicodipendenti”
L’ULTIMA NOMADE di e con Shugri Said Salh
Nel suo romanzo d’esordio, Shugri Said Salh narra della propria esperienza di vita in un racconto che copre la distanza tra due continenti e un arco temporale di circa quarant’anni: dall’infanzia e l’adolescenza in Somalia, la sua terra natia, alla travagliata fuga dal paese in seguito allo scoppio della guerra civile sul finire degli anni Ottanta, fino all’arrivo in Nord America con un visto da rifugiata
LOUISA MAY ALCOTT, con Beatrice Masini e Marta Barone
Una ragazza forte per forza, cresciuta in una casa povera di oggetti e ricca di ideali, diventata una donna lavoratrice per pagare conti e debiti altrui. In questo la storia di Alcott assomiglia a quella di tante altre scrittrici celebri, sempre in bilico tra necessità e libertà, e qualche volta si intreccia con la loro
Silvia Grua presenta I COLORI DELLA SALITA
Silvia Grua è una podista e ciclista. A 34 anni ha incontrato sul suo percorso per due volte la parola “cancro”. Ma è proprio grazie agli insegnamenti della pratica agonistica che è riuscita a rialzarsi. Non solo. Ha deciso di percorrere le strade in salita che le ha riservato la vita, con l’obiettivo di testimoniare e sensibilizzare le persone sulla prevenzione e sostenere la ricerca sui tumori
Andreea Simionel presenta MALE A EST
Andreea Pavăl vive in Romania con la madre e la sorella. Il padre, invece, è emigrato a Torino per lavoro. Questa distanza riempie la vita delle tre donne, le cui giornate trascorrono al ritmo dell’assenza, dei messaggi da inviare, delle telefonate da fare, delle parole che si devono dire per mantenere il legame
Filippo Balestra presenta DIARIO INVOLONTARIO
Uno dei fili conduttori è l’ironia, perché si intravede la presenza costante di un sorrisetto in filigrana. E chiuso il libro si ha l’impressione che quel sorrisetto rimanga insieme a noi, anche se nascosto tra le pagine di questo diario involontario. Filippo Balestra scrive parole senza bussola. Leggerle vuol dire rischiare di smarrirsi o di ritrovarsi insieme a lui, come lui, in bilico sulle sue lettere