Baco

Autore: Giacomo Sartori
Traduzione:
Editore: Exòrma
Prezzo: 16.5 €

Fondamentali nella narrazione sono i temi della distruzione dell’ambiente, delle risorse e dello sviluppo incontrollato della scienza, l’antropocentrismo. Centrali sono la riflessione implicita sul linguaggio, con riferimento alla condizione del protagonista sordomuto, e il legame con la madre, fortissimo e struggente.

“Oggi ho detto a Q185 che non stavo tanto bene. E sono rimasto a letto. So bene che non devo contar balle, cara mamma, ma certe volte non si può fare a meno di travestire le parole come agenti segreti in missione. Ero talmente eccitato che il cuore mi batteva peggio di un tamburo, avevo l’impressione di non essere più sordo”.

Il cielo è in tilt e rovescia giù un acquazzone tropicale da cambiamento climatico, di quelli che sfondano i tetti e che anticipano guai: nell’ex allevamento di polli si respira un’atmosfera futuribile e al contempo di rovina incipiente: tutta la famiglia è impegnata in una resistenza sconclusionata, mentre le cose sfuggono puntualmente di mano. È l’epoca dell’intelligenza artificiale, la nostra. Con un nonno anarchico, un padre transumanista e una mamma che adora le api e che non c’è, il ragazzino, sordo profondo e con un corpo che gli va dove gli pare, cerca il modo di affrontare quel mondo silenzioso e frastornante che lo circonda. Non ha abbastanza parole nella testa per metterci dentro tutto quello che pensa. Parla con i segni, perché a lui le parole vere e proprie non gli vengono bene. Senza contare che le parole vogliono sempre far credere quello che fa comodo a loro. Segna al nonno quando lui lo porta con sé a dissotterrare i vermi da studiare al microscopio. Segna al fratello geniale impegnato a progettare rivoluzionari circuiti integrati e algoritmi. E segna alla madre, che non può rispondergli. A lei, relegata nel silenzio, nessuno racconta mai nulla. Solo lui lo fa, solo lui pensa che presto tornerà a spalancare i suoi occhi più verdi degli smeraldi. Tra stufe a trucioli che si gestiscono da sole, arnie intelligenti, venefiche multinazionali, entità digitali e reti neurali, anche il suo amico Baco impara in fretta, ha un sacco di idee su come far andare le cose. Vive nascosto come un macroanellide, interviene continuamente in tutto, abilissimo a scatenare situazioni scomode e veri disastri.

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