
Il Friuli tra eresia e “fantageografia”
17 Maggio 2025
ore 11
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Sabato 17 maggio, alle ore 11, si tiene l’incontro Il Friuli tra eresia e “fantageografia” con Diego Navarra, Walter Tomada e Marco Stolfo.
L’incontro si sviluppa sui contenuti dei libri Friulani eretici. Storia millenaria di disobbedienti irriducibili e bastiancontrari di Walter Tomada (ed. Biblioteca dell’Immagine) e Fûc su Gurize di Ferruccio Tassin e Gianni Nazzi (ed. La Patrie dal Friûl).
IL FRIULI TRA ERESIA E “FANTAGEOGRAFIA”
Un incontro e due libri per parlare di identità plurali, eretiche e resistenti… nonostante tutto Nova Gorica e Gorizia sono, insieme, la Capitale europea della cultura 2025. Questo titolo, attribuito alle due città grazie alla candidatura presentata con successo dalla Slovenia, e le iniziative ad esso collegate, in pieno svolgimento durante tutto l’anno con il marchio “Go!2025”, dovrebbero essere l’occasione per promuovere e valorizzare proprio il profilo multilingue e multiculturale di questo territorio, simbolicamente e concretamente rappresentativo di quell’Europa che si definisce (e che aspira ad essere) “unita nella diversità”.
In realtà, come si è potuto osservare in maniera esemplare in occasione dell’inaugurazione dell’intero programma, lo scorso 8 febbraio, nel quadro di Go!2025 si parla, si scrive, si legge e si ragiona solo di «Slovenia» e di «Italia» e l’Europa, se c’è, è lasciata sullo sfondo, oppure è ricordata nei termini della sola collaborazione intergovernativa e al massimo transfrontaliera: una questione di stati, confini e nazionalismi dominanti. Lo stesso vale per quella che potrebbe essere definita l’europeicità delle due città e del loro territorio di riferimento, rappresentata proprio dalla loro identità complessa e plurale, la quale in Go!2025 è rappresentata solo in maniera parziale e senza
considerarne tutte le componenti, come si riscontra anche dalla mancanza, tra le sue lingue ufficiali, del friulano e del tedesco, accanto a sloveno, italiano ed inglese.
Siamo nel 2025, ma è come se fossimo ancora nel Novecento, quanto le città dalle due parti del confine erano state ridotte ad essere la “sentinella della patria”, rispettivamente italiana e jugoslava, e a tal fine, in linea con quel processo avviato nel Friuli orientale in maniera significativa già alla fine della Prima Guerra mondiale, con la sua annessione al Regno d’Italia, hanno subito una pesante azione di alienazione e assimilazione culturale, in particolare a danno della componente friulana. Già nel 1993 un intellettuale di alto profilo come Gianni Nazzi si era occupato di questa questione e delle dinamiche che l’hanno generata nel suo saggio “La defriulanizzazione di Gorizia”. Più recentemente, un altro punto di riferimento essenziale del mondo culturale del Friuli orientale come lo storico Ferruccio Tassin l’ha ulteriormente analizzata, con il saggio dal titolo “Un popolo mancato”.
Consideratene l’attualità e l’importanza, entrambi i testi sono stati ripubblicati, in un’edizione unica bilingue (friulano e inglese), dal doppio titolo “Fûc su Gurize” e “Under Fire”. L’iniziativa è stata assunta, con la duplice finalità di far conoscere una pagina nascosta della storia del Friuli e di promuovere un effettivo e consapevole pluralismo linguistico e culturale, da “La Patrie dal Friûl”, il mensile in lingua friulana edito dall’omonima associazione, che continua quella tradizione di informazione “resistente” e “par furlan” inaugurata nel 1946 da un anarchico, Felix Marchi, e da un prete, Giuseppe Marchetti, Proprio i fondatori del giornale “Patrie dal Friûl” – Marchi e Marchetti – sono due esempi di quella attitudine eretica che caratterizza i friulani, un popolo che normalmente viene descritto come “salt,
onest, lavoradôr”, tutto d’un pezzo e sempre pronto alla cieca osservanza di regole e ruoli imposti da padroni rapaci. A questa “naturale vocazione alla disobbedienza”, contrapposta a quel pregiudizio che nella sua applicazione vorrebbe i friulani destinati ad essere “sotans” (sottomessi), e alle sue molteplici rappresentazioni in mille anni di storia, è dedicato il nuovo libro di Walter Tomada, che descrive come donne e uomini in tempi diversi abbiano proceduto costantemente “in direzione ostinata e contraria”. In “Friulani eretici. Storia millenaria di disobbedienti irriducibili e bastiancontrari”, Tomada dà conto di quel senso di indipendenza mentale, resistente, divergente e libero che si esprime nelle idee e nelle azioni di dissidenti, visionari e ribelli, dall’età antica a quella contemporanea, contro l’insostenibile pesantezza del limite imposto.
Sui contenuti dei due volumi si confronteranno proprio Walter Tomada, scrittore, insegnante e giornalista e direttore del mensile “La Patrie dal Friûl”, che in questa veste ha firmato anche l’introduzione a “Fûc su Gurize / Under Fire”, Diego Navarria, operatore culturale, scrittore e componente del direttivo dell’associazione “Patrie dal Friûl”, e Marco Stolfo, giornalista (collaboratore de “La Patrie dal Friûl” e di Radio Onde Furlane) e ricercatore in storia del pensiero e delle istituzioni politiche all’Università degli studi di Udine.
Walter Tomada
È nato nel 1972 a Udine. Giornalista e docente di materie letterarie all’Isis Magrini Marchetti di Gemona, dirige lo storico periodico “La Patrie dal Friûl”. Collabora con il Messaggero Veneto e varie altre testate e la sua firma è comparsa anche sulla prestigiosa rivista francese “Le Monde Diplomatique”. Oltre a numerosi contributi di storia locale su varie riviste ha pubblicato “Udine. Antologia dei grandi scrittori” (Biblioteca dell’Immagine, 2012) e “Il Friûl vie pai secui. La storie de Patrie che no ti àn mai contât” insieme a Fausto Zof (Corvino, 2021). Nel 2022 ha pubblicato il grande successo editoriale “Storia del Friuli e dei Friulani”, giunto alla quinta edizione.
FRIULANI ERETICI
“I Furlani son irriducibili e bastiancontrari!”
Storia millenaria di Friulani Eretici.
C’è uno spettro che da secoli si aggira per il Friuli: è la vena eretica di un popolo che normalmente viene descritto come “salt, onest, lavoradôr”, tutto d’un pezzo e sempre pronto alla cieca osservanza di regole e ruoli imposti da padroni rapaci. Ad essi ha fatto spesso gioco attribuirgli il ruolo di “sotàn”, di suddito manzonianamente “disposto sempre all’obbedienza”, e fiero della propria disciplina. Eppure, a ben guardare, gli “irriducibili” sono davvero tanti e attraversano tutte le epoche quasi ci fosse nei friulani un Dna bastiancontrario che affiora quando meno te lo aspetti o, meglio, quando la misura (del buon senso, della giustizia, della decenza) è colma. Tra di loro,
ovviamente, ci sono state anche molte donne per cui essere eretiche spesso significava semplicemente voler essere libere.
Il minimo comune denominatore della ribellione è il movente: l’autonomia di pensiero.
Seguendo le tracce di coloro che si sono mossi lungo i secoli “in direzione ostinata e contraria”, si può capire che il senso di indipendenza mentale insito in molti friulani è il sale di una terra che, se è rimasta fedele a se stessa, se ha forgiato e conservato una lingua millenaria, se ha saputo resistere alle onde del destino, a invasioni e catastrofi, lo deve proprio al suo sguardo divergente, spesso libero, uno sguardo friulano.
EVENTI IN PROGRAMMAZIONE
La Gaia Lettura | Tagliare il nervo di Anna Pazos
Per partecipare al gruppo di lettura basta acquistare il libro alla Trebisonda
Presentazione del CARLETTI ILLUSTRATO 5
Con Carlo ci saranno, come sempre, Sara Casiraghi e Francesco La Rocca
Il loro grido è la mia voce. Poesie da Gaza
Incontro con Ginevra Bompiani (traduttrice), Mario Soldaini (curatore) e Luciana Castellina
Francesca Genti presenta MARCOVALDA
Un romanzo di formazione dal piglio narrativo picaresco, che, con tono di fiaba e libertà linguistica, rende avventura ogni minima fibrillazione dell’esistenza
Presentazione del progetto R-ESISTENZE
Saranno presenti Alessandra Barbero (8tto), Carolina Paolicchi (Astarte), Ilaria Leccardi (Capovolte) e Hanna Suni (Le plurali). Modera Manuela Manera
Maria Grazia Gagliardi presenta La sindrome di Gaza al Lombroso16
Un romanzo che ha sullo sfondo gli eventi dell'Operazione Piombo Fuso
Giacomo Sartori presenta ANATOMIA DELLA BATTAGLIA
Con l'autore dialogano Helena Janeczek e Demetrio Paolin
Il Friuli tra eresia e “fantageografia”
con Diego Navarra, Walter Tomada e Marco Stolfo
Presentazione di Lo sguardo oltre l’orizzonte. Voci di donne nel clima che cambia
Con la curatrice Bianca Nardon e le autrici Elisa D’Almo, Camilla Fiore, Melissa Herlitz, Agnese Martini. Letture di Sabina Tutone. Modera Elisa Palazzi
Presentazione della collana di narrativa cubana Azúcar
Azúcar è una collana di testi brevi di autori di varie generazioni che presentano a lettori e lettrici una Cuba inedita