Danilo Zagaria presenta IL GROVIGLIO VERDE a San Salvario ha un cuore verde

Corso Marconi, Torino

1 Giugno 2024

ore 11:30

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Sabato 1° giugno, nell’ambito della manifestazione San Salvario ha un cuore verde in corso Marconi, Danilo Zagaria presenta Il groviglio verde (Add) con Davide Monopoli del Mufant. Coordina Ugo Gherner.

La manifestazione è un progetto delle Donne per la difesa della società civile con il supporto del Giardino Forbito.

Il libro

Le foreste ricoprono una buona parte delle terre emerse in un grande groviglio di radici, rami, alberi, foglie ed esseri viventi. Per raccontarlo, Danilo Zagaria, biologo e divulgatore appassionato, arricchisce le scienze forestali, ecologiche e geologiche con ficcanti incursioni in letteratura, filosofia, antropologia, architettura, economia.

Passando dai mangrovieti sulle coste oceaniche alla taiga siberiana, dalle canopie tropicali ai querco-carpineti nel cuore d’Europa, Zagaria compone sotto i nostri occhi un mondo complesso e stratificato, dalle profondità della terra ai fiumi volanti, dalla preistoria al futuro.

Il groviglio verde intreccia storie che si muovono nello spazio e nel tempo e «storie multispecie», come le chiama Donna Haraway, i cui fili vengono ripresi da altre mani creando legami imprevedibili e sorprendenti.

L’autore

Danilo Zagaria è biologo, divulgatore scientifico e redattore editoriale. Scrive di libri, scienza e animali su diverse testate, fra cui «La Lettura» del «Corriere della Sera». Il suo sito personale è La Linea Laterale. Nel 2020 ha fondato la rivista letteral-scientifica «Axolotl». Con add editore ha pubblicato In alto mare. Paperelle, ecologia, Antropocene, finalista dell’edizione 2023 del Premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica.

EVENTI IN PROGRAMMAZIONE

Jalìs Torino: LA CORTE SPARTANA

2024-09-26T19:12:24+02:00Categorie Eventi: , |22 Ottobre 2024| Ore 16:30|

La corte spartana narra la storia della colonizzazione francese dell’Algeria, nel 1830, attraverso le voci di cinque personaggi appartenenti ai due campi avversi, quello dei colonizzatori francesi e quello dei colonizzati algerini

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