27 Ottobre 2016

Absolutely Nothing di Giorgio Vasta

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Alla fine del 2013 inizia il percorso nel sud degli Stati Uniti (California, Arizona, Nevada, New Mexico, Texas e Louisiana) di Giorgio Vasta insieme al fotografo Ramak Fazel e a Giovanna Silva, l’editrice che ha promosso il progetto di questo diario, o reportage, di viaggio.
Il volume è corredato da alcune foto di piccolo formato, che mostrano paesaggi desolati e personaggi eccentrici. Dice Vasta: Denominatore comune del nostro percorso sono stati gli spazi abbandonati, nel senso che volevamo andare a vedere cosa succede ai luoghi prima antropizzati – dunque riempiti, formalizzati, resi funzionali – e poi, progressivamente o di colpo, svuotati di segni e lasciati andare.
Un tragitto che si fa via via più chiaro. Ancora Vasta: mi sono reso conto che […] la sparizione che volevo raccontare non era soltanto quella dei luoghi – l’absolutely nothing – ma quella del tempo, più precisamente la mia sparizione nel tempo – dunque la scoperta improvvisa, traumatica e in un certo modo illuminante, dell’absolutely nobody*. Spazio, tempo, senso: tematiche che appartengono da sempre all’autore, che qui si sottrae al compito di viaggiatore, di de-scrittore. Quello che pare un alienarsi/essere alienato da ciò che lo circonda — di cui il periodare complesso, gravido eppure asettico, è un riflesso — è un sottrarsi non soltanto a un ruolo, alla pagina, alla storia, ma anche a se stesso.
Absolutely Nothing è assai godibile. Atmosfere alla Baghdad Café, Spike, l’alter ego di Snoopy coi baffetti da messicano, le cui strisce si alternano alle foto, la Famiglia Antropofaga, una delle ossessioni dell’autore durante questo viaggio; e un’ironia (e autoironia) sottotraccia e costante, così come pervasiva è un’inquietudine profonda, desolata e disperante.
* Da un’intervista di Marco Montanaro su ultimapagina.net.

Giorgio Vasta, Absolutely Nothing. Storie e sparizioni nei deserti americani, Quodlibet Humboldt 2016, € 22,50.

Majgull Axelsson, Io non mi chiamo Miriam, Iperborea 2016, € 19,50. Trad. di Laura Cangemi.
Il giorno del suo compleanno, l’anziana Miriam confessa di chiamarsi in realtà Malika. Grazie all’identità di una coetanea ebrea morta, è riuscita, ragazzina rom, a sopravvivere ai campi di concentramento.

Martina Wildner, La regina del trampolino, La nuova frontiera junior 2016, € 16. Trad. di Anna Patrucchi Becchi. Dai 12 anni.
La storia di Nadja e Karla, agoniste e antagoniste. Sullo sfondo degli allenamenti in piscina si mescolano ambizioni personali, rapporti familiari, le complicità e le incomprensioni di una classica amicizia adolescenziale.

David Fauquemberg, Manuel el negro, Keller 2016, € 16,50. Trad. di Beatrice Parisi.
Una storia sul mondo del flamenco dall’autore di Mal tiempo, romanzo sul pugilato cubano. Manuel è un cantaor gitano. Passione, emozione, vita randagia al ritmo del compás, tra Siviglia, Jerez de la Frontera e Cadice.

LA LIBRAIA

Malvina Cagna ha aperto la Trebisonda nel 2011.

Prima di fare la libraia si è occupata di ricerca, progettazione e organizzazione dello sviluppo locale.
Dal 2000 al 2003 ha diretto il festival San Salvario Mon Amour.

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